Viene qui illustrato il risultato di un percorso lungo e tortuoso,
passato attraverso l’analisi di pre-esistenti superfici a terrazzo
che hanno caratterizzato e vincolato il progetto, le non
semplici relazioni condominiali, le necessarie autorizzazioni
vincolistiche (siamo ampiamente all’interno del Parco delle
Basiliche, ossatura verde nella cinta muraria sud della Milano
storica dei Bastioni), ovviamente i vincoli normativi e urbanistici
del costruire in centro storico, ed infine le difficoltà cantieristiche
e costruttive che il particolare sito determina automaticamente.
Uno dei primi vincoli operativi è stato la necessità di intervenire
unitariamente su 2 proprietà diverse, ancorché di differente
metratura, ma entrambe costituenti la totalità dell’ultimo
piano sottotetto.
I 2 committenti hanno intrapreso perciò un percorso di condivisione,
non scevro neanche in questo caso di difficoltà. Peraltro
uno dei 2 aveva parzialmente consolidato strutturalmente
una parte della sua proprietà, mentre la restante superficie,
analogamente all’intervento “palazzi” (perlatro appartenente
alla medesima tipologia ed epoca costruttiva) ha dovuto esser
caratterizzata da ua strutturazione necessariamente a basso
spessore, con putrelle di acciaio con pannello “cassero a perdere”
appoggiato sull’ala inferiore e getto armato fino a colmare
i distanziatori delle rete di armatura .
Per invece la struttura di tamponamento e copertura si è scelta
la costruzione lignea a secco, affidando tutta questa parte a
sub-appaltatore specializzato, che si è occupato anche della
produzione dei manufatti (X-LAM coibentato per i tamponamenti,
travi lamellari per la copertura, rifinita con doppio
assito).
Nonostante diversi obiettivi ed approcci da parte dei 2 Committenti privati, nel complesso le finiture sono abbastanza
omogenee e misurate alla grande luce offerta dall’affaccio interamente
a sud delle finestre più grandi, ottenuto attraverso
l’innalzamento robusto della quota di gronda, pur mantenendo
da normativa la quota di colmo inalterata; l’affaccio fronte
strada a nord, anche in virtù di prescrizioni normative di Vincolo, è stato trattato con normali abbaini allineati alle aperture
sottostanti e misurati su rapporto di luce minimi di legge.
Un’ultima difficoltà è stata creata dallo sviluppo (in restrizione)
delle normative circa contenimento dei consumi energetici,
correlato al programma iniziale di ottenimento scontistica sugli oneri di concessione: il rispetto delle normative inasprite
ha però permesso di ottenere 2 unità ristrutturate impiantisticamente
coi criteri più moderni (pompe di calore, riscaldamento-raffrescamento di tipo elettrico a pavimento basso
spessore, fotovoltaico con baerie di accumulo), e certificate
come A4 ad “energia quasi zero”.